Lola e l’elefante
Lola, la veterinaria, ama gli animali e nel suo ambulatorio tutti i giorni visita conigli, cagnolini gatti e… elefanti. Elefanti!?
Eh si, e ora vi racconto la storia.
Due signori baffuti, un pomeriggio vennero a cercare Lola per fare curare la zampa del loro elefante. Lola non era molto contenta, perché si trattava di un circo con animali e a lei non piacciono proprio.
Ma non tutto è come sembra.
Si tratta del famosissimo circo dei Fratelli Moustache che però non è il loro vero cognome, ma li hanno sempre chiamati così per via dei loro lunghi e buffi baffoni neri. In realtà sono i fratelli gemelli Brando e Lino Crapatanta. La mamma aveva deciso di chiamare suo figlio Brandolino, ma scoprendo che erano gemelli, dovette pensare ad altri nomi. Difficile trovare un nome più bello di quello, sospirava la mamma allora il papà decise che sarebbe andato bene per tutti e due. Uno lo chiamarono Berto e l’altro Lino.
Ma torniamo all’elefante, il circo aveva deciso tempo fa di mandare a casa tutti gli animali che lo popolavano. Rispedirono la tigre in India, il leone in Africa, i quattro serpenti in Brasile e alcuni cavalli in Inghilterra. I Fratelli Moustache, erano contenti di avere reso liberi e felici gli animali, però rimaneva il problema dell’elefante.
Trovarono una grossa nave per portarlo in Africa, ma era brutta, vecchia, arrugginita e poteva affondare. Berto e Lino, non volevano che l’elefante viaggiasse rischiando la pellaccia e ricerca dopo ricerca, ne trovarono un’altra, bellissima ma troppo piccola! L’elefante lì proprio non ci stava.
Così, il tempo passava e passava, e avevano spiegato a Lola che lo tenevano con sé, perché di mandarlo in uno zoo non se ne parlava nemmeno! Nel mentre tentavano di risolvere il problema.
La grossa nave, bella e confortevole c’era, ma il viaggio costava tantissimo.
Così Lola decise di fare uno spettacolo di raccolta fondi. I fratelli Moustache si esibirono in varie discipline: trapezio, giochi con il fuoco, giochi di equilibrio e di prestigio. Il Clown poi, fece delle battute talmente divertenti da lasciare senza fiato, a furia di risate, tutto il paese.
E l’elefante? Ah, lui guardava divertito le scene seduto (si ricordava dei vecchi tempi in cui lavorava) in mezzo ai bambini.
Quella serata fu indimenticabile. Arrivarono persone anche da paesini lontano, perché sapevano di poter aiutare una bella e giusta causa e tutti volevano salutare e fare gli auguri all’elefante prima della partenza.
Come finisce la storia? I soldi raccolti furono sufficienti per acquistare il biglietto del nostro amico, non solo per lui ma anche per i fratelli Moustache. Berto e Lino hanno così potuto accompagnare l’elefante fino a casa, non l’avrebbero mai stato lasciato solo.
Lola e anche noi, siamo veramente felici, vero?