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Le Tui-Tui, ovvero un’ardita idea controcorrente

Durante un incontro ricco di idee su come educare i nostri bambini, abbiamo incontrato Amilcare Acerbi, formatore, pedagogista, autore di numerosi articoli, libri e iniziative in questo ambito (potete trovare i suoi articoli su Zeroseiup), e abbiamo chiesto cosa pensasse del nostro progetto. Volevamo che una persona esperta in campo pedagogico lo esaminasse e ci dicesse se ciò che sospettavamo, e su cui avevamo tanto lavorato, fosse giusto. Per noi è importante il valore educativo del gioco, la possibilità di far crescere i bambini nella creatività.

E questa è stata la sua risposta, che condividiamo, divertite, con voi.

“Le Tui-tui, un’ardita proposta di gioco controcorrente. Bambine e bambini che vengono invitati a giocare con ago e filo! A parte la nota pericolosità degli aghi, anche un robusto filo di cotone potrebbe servire per strozzare la compagna/il compagno di giochi!

Argomento spinoso, da dibattere tra mamme, con WhatsApp ….”Ma tu lo compreresti un gioco così pericoloso? …. “E poi, se mia figlia non fosse capace, debbo aiutarla? Io, ma se non sono capace di attaccare nemmeno un bottone!” Insomma, si tratta di una proposta che sconvolgerebbe gli equilibri familiari.

In fondo Barbies o Lol o qualche altra figurina/bambolotto con le ali di farfalla sono innocue: hanno superato tutte le prove, non pungono, non hanno lacci e nastri da avvolgere attorno al collo.

Note ricerche demoscopiche dimostrano che i bambini fin dalla nascita hanno manie suicide e autolesioniste, non più dunque interessati a diventar grandi e autonomi, ma invece ansiosi di ingozzarsi di cibi dolcificati per diventare perfetti consumisti, obbedienti alle molto poco discrete pubblicità che li invogliano a utilizzare sempre oggetti nuovi, abbandonando quelli vecchi in cestoni, negli angoli delle camerette senza spigoli. Per la serenità di mamma e papà alle prese con gli smartphone personali…

A proposito, considerato che i bambini perseguono i modelli di comportamento degli adulti, per la tranquillità reciproca le super bambole ora compaiono animate sugli smartphone dei figli, anche per bambini in età di nido e scuola dell’infanzia. L’equilibrio familiare così è raggiunto!

Gli aghi, le forbici, i lacci sono dannosi; anche le stoffe potrebbero indurre al soffocamento reciproco.

Lasciamoli a quei genitori che osservando i figli hanno notato che essi hanno interessi molteplici verso le azioni complesse, che amano cimentarsi a provare, a comporre, a costruire. Che sono capaci di concentrazione per risolvere piccoli problemi tecnici, che vogliono utilizzare mani, strumenti, materiali grezzi cui dare forma compiuta, derivante da un progetto personale, alimentando fantasticherie e trasformandole in storie e vicende ove inserire le proprie azioni e realizzazioni creative.

Tutto ciò forse senza sapere quanto oggi il mondo si sviluppi attraverso continue invenzioni e nuove soluzioni, quanto le imprese e le istituzioni abbiano bisogno di individui autonomi e creativi!

Paradossale: ogni nuovo consumo, ogni nuovo oggetto che arriva sul mercato è frutto di una nuova invenzione o di una nuova versione estetica o funzionale realizzata da un team di creativi! Ma quanto la scuola e i genitori favoriscono l’esercizio della fantasia, della creatività, della manualità? Quanto i giocattoli standardizzati stimolano?

Vostro figlio o vostra figlia desidera cimentarsi con ago e filo? E’ una sperimentatrice/sperimentatore!

Nel nostro caso le Tui tui costituiscono proprio un simpaticissimo apprendistato, nella nazione che ha fondato una buona parte della sua fama e ricchezza sulle creazioni di abbigliamento e oggetti di moda!

La sua mente corre dunque verso il mondo degli stilisti e le sue mani potrebbero diventare abilissime nell’artigianato artistico.

E forse, anche, sarà in grado da adulto di inventare e mettere a punto macchine-robot che ubbidiscano alle proprie invenzioni e creazioni.

Ammiro lo sforzo creativo di Elena e Jorgelina perché è frutto di grande e lunga osservazione delle reazioni e delle propensioni dei bambini, quando frequentano i loro laboratori creativi.

Bambine e bambini amano sperimentare; escono frustrati e depressi, quando non anche irrequieti e ipercinetici, se non gli si permette di fare e di fare e di fare, in una dimensione di tempo e di spazio dove possono scegliere.

Il bambino nella sua infanzia ripercorre il lungo sviluppo dell’uomo nel tempo, esplora, corre, lancia, accumula, colleziona e mette ordine, realizza con le sue mani oggetti funzionali ai suoi scopi.

Esplorando e facendo scopre interessi e vocazioni; qui stanno le radici delle scelte da adulto.

Le Tui-tui entrano in questa fase. Quella dell’inventare e forgiare. Questa esperienza, come altre esperienze di concretezza, daranno la convinzione che con la propria mente e il proprio corpo, applicandosi, si possono affrontare le difficoltà.

Quella mamma che non sa riattaccare il bottone non si troverà certo in difficoltà, grazie alle semplicissime istruzioni per l’uso delle Tui-tui. Potrà stare accanto alla figlia o al figlio, che ne sarà ben felice. Ciascuna delle Tui-tui ha una breve storia personale che mamma, papà, nonno, nonna raccontando possono arricchire di particolari.

Figli e nipoti non amano essere abbandonati agli smart phone. S’accorgono che il genitore pensa ad altro. Di gran lunga preferiscono avere un adulto affettuoso accanto, che ascolta, asseconda, accompagna, valorizza. Così si alimenta l’autostima.

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